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Nell’ambito degli eventi programmati ad Ischia tra il 17 e il 21 settembre 2018, si sono effettuate una serie di immersioni tecnico-scientifiche sul sito di studio Ischia Porto (Azione B.2) che hanno visto il coinvolgimento simultaneo degli operatori subacquei di ISPRA, ARPA Toscana (ARPAT), Università di Roma “Tor Vergata”, Università di Palermo (DISTeM), e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale (AdSPMTS). L’azione congiunta di monitoraggio tra i diversi operatori ha permesso la condivisione di esperienze e tecniche metodologiche.
Durante le immersioni gli operatori hanno avuto modo di verificare le condizioni del trapianto di Posidonia oceanica, realizzato a Ischia Porto in località “Punta San Pietro” tra il 2008 e il 2009. L’area è designata come Sito di Importanza Comunitaria (SIC) “Fondali marini di Ischia, Procida e Vivara” ed è inclusa nell’AMP “Regno di Nettuno”. Il trapianto, prescritto nell’ambito del relativo decreto di Valutazione di Impatto Ambientale, è stato effettuato come misura di compensazione dell’impatto derivato dallo scavo della trincea realizzata per l’approdo del gasdotto Bacoli-Ischia.
Durante le immersioni gli operatori hanno avuto modo di verificare le condizioni del trapianto di Posidonia oceanica, realizzato a Ischia Porto in località “Punta San Pietro” tra il 2008 e il 2009, dove sono originariamente state installate 50 mila talee di Posidonia su cornici in cemento su una superficie di mare di circa 1600 mq. I dati raccolti saranno analizzati e messi a confronto con i dati pregressi dei monitoraggi già effettuati in ottemperanza alla prescrizioni dei decreti di VIA.
Dalle osservazioni preliminari, l’esito del trapianto appare nel complesso positivo. In buona parte delle aree indagate, dopo 10 anni, chiazze stabili di Posidonia formate da migliaia di fasci fogliari, costituiscono importanti nuclei di ricolonizzazione. Mareggiate, pesca e ancoraggi hanno, tuttavia, distrutto parte della superficie di trapianto. Sono questi alcuni dei successi e delle criticità più evidenti, emerse durante il monitoraggio.
Inoltre, è stato effettuato un survey sul tracciato della condotta per verificare la ricolonizzazione spontanea di P. oceanica, il cui monitoraggio è stato seguito nelle fasi post-operam dalla Stazione Zoologica Anton Dohrn, come originariamente previsto dalle prescrizioni del decreto di VIA.
I risultati di dettaglio di queste attività saranno fondamentali per incrementare la base conoscitiva che porterà alla realizzazione di buone pratiche da utilizzare nella piattaforma di gestione dei trapianti (PTWP) la cui realizzazione è uno degli obiettivi centrali del progetto Life SEPOSSO.
Oltre alle attività preminentemente tecnico-scientifiche, il 20 settembre è stata effettuata sul sito di trapianto una immersione aperta agli stakeholder e al pubblico.
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