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Nell’ambito degli eventi programmati ad Augusta tra il 9 e il 13 luglio 2018, si sono effettuate una serie di immersioni tecnico-scientifiche sul sito di studio Priolo Gargallo (Azione B.2) che hanno visto il coinvolgimento simultaneo degli operatori subacquei di ISPRA, ARPA Toscana (ARPAT), Università di Roma “Tor Vergata”, Università di Palermo (DISTeM), e dell’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale (ASPMTS). L’azione congiunta di monitoraggio tra i diversi operatori ha permesso la condivisione di esperienze e tecniche metodologiche.
Durante le immersioni gli operatori hanno avuto modo di verificare le condizioni del trapianto di Posidonia oceanica, realizzato a Priolo Gargallo in località “Seno di Priolo” a giugno e novembre 2014, come misura di ripristino della prateria preesistente. L’intervento di ripristino è avvenuto nell’ambito del Progetto di Ricerca e Formazione “Tecnologie avanzate eco-sostenibili finalizzate alla bonifica ed al ripristino di aree marine costiere degradate (TETIDE)”. L’impatto sulla prateria di P. oceanica antistante l’area del Sito di Importanza Nazionale (SIN) di Priolo (SR), è legato ai danni provocati da decenni di scarichi industriali derivanti dalle attività del Polo Petrolchimico di Priolo-Melilli-Augusta.
L’intervento di riforestazione è stato condotto dal Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare (DiSTeM) dell’Università degli Studi di Palermo è ha interessato una superficie totale di 2500 mq in ci sono stati impiantati 2000 supporti in bioplastica. Le immersioni condotte negli ultimi giorni nell’ambito del Life SEPOSSO si aggiungono alle 9 campagne di monitoraggio del Progetto TETIDE, realizzate in 2 anni tra il 2014 e 2016 con frequenza trimestrale.
Dalle osservazioni preliminari, si evidenziano danni significativi al trapianto dovuti principalmente a attività di pesca ricreativa e professionale. Le talee sopravissute appaiono tuttavia vitali, ben ancorate al substrato e in grado di generare nuovi fasci fogliari. Ulteriori dati permetteranno di apprezzare il reale esito del trapianto, considerando la naturale lenta crescita di P. oceanica, nonché le caratteristiche del sito, caratterizzato da matte fortemente degradata colonizzata da alghe.
I risultati di queste attività saranno fondamentali per incrementare la base conoscitiva che porterà alla realizzazione di buone pratiche da utilizzare nella piattaforma di gestione dei trapianti (PTWP) la cui realizzazione è uno degli obiettivi centrali del progetto Life SEPOSSO.
Oltre alle attività preminentemente tecnico-scientifiche, il 13 luglio è stata effettuata sul sito di trapianto una immersione aperta agli stakeholder e al pubblico.
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