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Nell’ambito degli eventi programmati nella rada di Augusta tra il 9 e il 13 luglio, per le attività di coinvolgimento e incontri mirati tra stakeholders coinvolti nella gestione dei trapianti di Posidonia oceanica nei siti di studio (Azione B.1), Life SEPOSSO ha organizzato una tavola rotonda tenutasi ad Augusta (SR), giovedì 12 luglio 2018, presso la Sala Municipale “Rocco Chinnici”.
La tavola rotonda ha l’obiettivo di affrontare i principali aspetti che riguardano la gestione dei trapianti di Posidonia oceanica, con un focus specifico sui trapianti effettuati come misura di recupero ambientale nell’ambito di aree come la rada di Augusta.
Il trapianto di Posidonia in analisi è stato realizzato a Priolo Gargallo in località “Seno di Priolo” a giugno e novembre 2014, come misura di ripristino della prateria preesistente, nell’ambito del Progetto di Ricerca e Formazione “Tecnologie avanzate eco-sostenibili finalizzate alla bonifica ed al ripristino di aree marine costiere degradate (TETIDE)”. L’impatto sulla prateria di P. oceanica antistante l’area del Sito di Importanza Nazionale (SIN) di Priolo (SR), è legato ai danni provocati da decenni di scarichi industriali derivanti dalle attività del Polo Petrolchimico di Priolo-Melilli-Augusta.
L’intervento di riforestazione è stato condotto dal Dipartimento di Scienze della Terra e del Mare (DiSTeM) dell’Università degli Studi di Palermo è ha interessato una superficie totale di 2500 mq.
Al fine di verificare come procede ad oggi il trapianto effettuato, Life SEPOSSO ha organizzato una serie di immersioni di monitoraggio per raccogliere dati e osservazioni sulla situazione. Tali osservazioni, insieme alle tecniche utilizzate per effettuare il trapianto, sono state oggetto di discussione durante i lavori della seduta.
Presenti diverse categorie di portatori di interesse, consapevoli dell’importanza delle praterie e anche dei danni causati, e da oggi più consapevoli di essere protagonisti del processo di Governance. Abbiamo registrato tra gli intervenuti una grande consepevolezza dei fruitori del mare sull’importanza dell’habitat P. oceanica, e una elevata sensibilità verso comportamenti responsabili e sostenibili. Il confronto scatuirito su tale tematica ci ha permesso di comprendere meglio le possibilità di utilizzare tecniche di trapianto come recupero di praterie degradate o perse e non solo come misura di compensazione nell’ambito di prescrizioni VIA di opere marino-costiere, al fine di raggiungere una Governance ottimale dei trapianti di P. oceanica.
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